La 16a edizione di Biella Festival Autori e Cantautori sliterrà dal 18 ottobre 2014 all'8 novembre 2014. Il bando rimane invariato, con tutte le sue caratteristiche e le sue innovazioni. Come resta invariata la scadenza entro la quale i partecipanti dovranno inviare il loro materiale all'Associazione Artistica AnniVerdi, cioè entro il 31 maggio 2014. Perchè dunque questo slittamento di data? Per una ragione molto semplice. Anno dopo anno, le istituzioni e gli enti ai quali ci si rivolge per ottenere i necessari sostegni finanziari destinati alla realizzazione della manifestazione, aggiungono alla modulistica condizioni, imposizioni e scadenze destinate a rendere le procedure burocraticamente sempre più complesse. Il risultato finale è la sgradevole sensazione di ritrovarsi al cospetto di una sorta di percorso ad ostacoli che sembra avere, quale obiettivo evidente, pur se non dichiarato, quello di fare “cadere” il maggior numero di “concorrenti” possibile.

In modo particolare, quelle realtà associative veramente prive di scopi di lucro e che, proprio perchè tali, non possono permettersi consulenze e personale di segreteria addetto, in grado di segnalare ogni variazione, ogni cambio di scadenza, ogni più o meno percettibile novità nella formulazione delle richieste rispetto ai percorsi seguiti sino all'anno precedente. Sempre più spesso si ha la sensazione di trovarsi al cospetto di interlocutori che trattano le realtà associative alla stregua di imprese, quasi come se al di fuori di quella dimensione si volesse far sì che si creasse il vuoto. Ma le imprese non sono la cultura. Le imprese sono realtà che hanno quale obiettivo finale il profitto, a prescindere da quale sia il prodotto “venduto”. E alle imprese che cercano profitti, non ha alcun senso che vengano elargiti contributi pubblici a sostegno delle loro attività. Se l'obiettivo delle norme che regolano l'erogazione di contributi alla cultura ed allo spettacolo, ha quale obiettivo quello di privilegiare enti lirici con conti perennemente in rosso o concorsi gestiti da organismi che pongono a bilancio spese faraoniche con dubbie finalità, sarebbe opportuno saperlo con chiarezza. Ma è sinceramente triste prendere a pretesto la “crisi” di questi anni, per tentare di attuare “pulizie di magazzino” che rischiano di mortificare il volontariato più sano e più produttivo (la produttività non è solo e sempre contabilizzabile in denaro), usando quali parametri discriminatori mille pretesti, ma mai i talenti (o l'assenza di questi). Biella Festival ha fatto slittare la data della manifestazione, proprio perchè ha rischiato di cadere in uno di questi “trappoloni”. Ce ne siamo accorti in tempo. Ma quanti ci saranno caduti? E la mannaia di chi detiene i cordoni delle borse è sempre più implacabile: commetti un errore nella compilazione dei moduli di richiesta? Sei fuori. Ometti un dato? Sei fuori. Dimentichi una scadenza (dopo che per anni è sempre stata la stessa)? Sei fuori. Fai scrupolosamente tutto quanto ti viene richiesto con dovizia di dati e certosina compilazione degli spazi? Non è detto che tu non sia fuori ugualmente, perchè nel frattempo può accadere, come è accaduto all'Unione Europea, che a qualcuno venga in mente di mettere a bilancio 8,8 milioni di euro per l'avviamento al lavoro in Europa delle popolazioni del Mali. Provvedimento che non è servito a nulla (pare siano sei unità sino ad oggi quelle occupate), ma nel contempo si sono sottratte risorse ad altre più concrete e promettenti realtà.